Il Parco
Il Parco Regionale delle Alpi Apuane, istituito nel 1985 interessa le Province di Lucca e di Massa Carrara e nella parte più settentrionale ricade in Lunigiana.
Nel 2011 è entrato a far parte della Rete Europea e Globale dei Geoparchi e nel 2015 ha assunto la denominazione Apuan Alps Unesco Global Geopark.
Le Alpi Apuane sono caratterizzate da una morfologia assai aspra, con valli profondamente incise e versanti imponenti e molto inclinati. La posizione geografica di queste montagne, la loro esposizione e la diversa natura delle rocce determinano la presenza di ambienti quanto mai vari e contrastanti, che determinano la sorprendente ricchezza floristica e faunistica del territorio.
Tra le caratteristiche principali delle Alpi Apuane troviamo l’ambiente carsico. Le rocce calcaree di cui sono principalmente composte sono state scavate nel corso dei milioni di anni dall’acqua che ha creato innumerevoli pozzi, sale, gallerie e laghi sotterranei. In questo contesto troviamo anche le Grotte di Equi Terme.
I Geositi
I geositi sono località, aree o territori dove è possibile individuare un interesse geologico o geomorfologico in grado di testimoniare la storia della Terra. Nell’area di Equi Terme il lavoro di censimento del Parco ha portato alla definizione di ben sei geositi: La Buca di Equi, Il riparo sottoroccia della Tecchia d’Equi, l’Incisione fluvio-glaciale del Solco d’Equi, la morena “profonda” di Valtredi, la Parete nord del Pizzo d’Uccello, le Sorgenti dell’Acqua Nera e dell’Acqua salata a Monzone.
Il paesaggio vegetale
Le Alpi Apuane mostrano una particolare distribuzione della flora e della vegetazione.
Nel versante lunigianese fino ad 800-1000 m slm si trovano boschi a prevalenza di Carpino nero e Cerro, ma si incontrano anche Orniello e Maggiociondolo, sui terreni acidi spesso sostituiti con i castagneti da frutto. Dagli 800 ai 1700 m slm si trovano le faggete in cui talvolta sono presenti specie importanti come il Tasso e l’Agrifoglio. Oltre i 1700 m slm vegetano le brughiere per lo più costituite da brugo e mirtillo, o pascoli con graminacee perenni come il palèo e la festuca.
Grande importanza rivestono la vegetazione delle pareti rocciose e quella dei ghiaioni formati da detriti che sono indipendenti dalla quota. Tra le specie di queste aree compaiono numerosi endemismi apuani, cioè specie presenti esclusivamente in quest’area geografica, come la Santolina o la Globularia.
La Fauna
Grazie alla tutela instaurata dal Parco la fauna selvatica delle Alpi Apuane è sensibilmente aumentata nel numero e nella qualità delle specie presenti.
Tra i rapaci diurni si registrano l’Aquila reale, che nidifica stabilmente sulle irraggiungibili pareti strapiombanti della Tecchia e del Solco, ma anche il falco pellegrino, il gheppio e la poiana, mentre tra i notturni le specie più diffuse sono il gufo, il barbagianni, la civetta e l’allocco; abitanti delle quote più elevate sono invece il gracchio alpino ed il ben più raro gracchio corallino, dal caratteristico becco rosso, divenuto simbolo del Parco osservabili sulla falesia delle Grotte di Equi.
I mammiferi sono rappresentati da molte specie di pipistrelli, roditori come il ghiro, lo scoiattolo e il moscardino, la lepre, il capriolo e il cinghiale, mentre tra i predatori si contano la volpe, la faina, la donnola, la puzzola, la martora e il lupo.
Il robusto e agile muflone è invece una specie introdotta con interventi venatori negli anni 1981-82 che tuttavia si è adattata a meraviglia in alcune aree apuane.
Nei torrenti apuani non mancano infine pesci ed anfibi; tra questi, oltre alla comune salamandra pezzata, sono particolarmente degni di nota il tritone alpestre apuano, la salamandrina dagli occhiali ed il geotritone apuano.